“Quando la magia viene dallo Spazio” e osservazione guidata notturna al telescopio.
La scienza è stata e continua a essere una grande fonte di ispirazione per molti autori e inventori di mondi fantastici. Mentre ciò è palese per la fantascienza, il fantasy è spesso percepito come troppo irrazionale e sovrannaturale per poter contenere elementi scientifici. Ma la distinzione fra questi due generi è molto più sottile di quanto si pensi, e si possono raccontare storie di draghi e magie, così come di alieni e viaggi interstellari, prendendo spunto dalla scienza.
Relatore: Michele Bellone si occupa di comunicazione della scienza e giornalismo scientifico. Collabora come freelance con l’agenzia di giornalismo scientifico Zadig. Ha scritto e scrive per Focus, Micron, Oggiscienza, Oxygen, Pagina 99, Pikaia, Le Scienze, Scienzainrete, La Stampa, Wired.it. È membro dell’associazione SWIM (http://www.sciencewriters.it/). Laureato in biologia, ha fatto ricerca per alcuni anni nelle Università di Pavia, Alessandria e Nizza/Sophia Antipolis. Ha frequentato il Master in Comunicazione della Scienza della SISSA di Trieste, l’European Academy for Scientific Explainers a Genova e la Erice International School of Science Journalism. Ha un blog – Le linee grigie (www.lineegrigie.it) – dove parla di scienza, narrativa e comunicazione.
Avviso importante:
Si ricorda che i posti disponibili sono limitati, la prenotazione è obbligatoria.
Si consiglia inoltre di dotarsi di abbigliamento adeguato soprattutto per l’attività all’aperto (felpa o giacca a vento).
Programma della serata:
Le serate osservative sono organizzate con una prima parte sotto la cupola del Planetario dove per circa 40 minuti andremo ad approfondire il tema della serata, questo ci serve nell’attesa che scenda il buio astronomico per svolgere le attività osservative.
Successivamente all’esterno della struttura immersi nel buio dell’Oltrepo pavese svolgiamo un racconto delle principali costellazioni visibili nel periodo e se possibile raccontiamo alcuni miti ad esse correlati e poi procediamo con l’osservazione degli oggetti più interessanti visibili in quel periodo, tra cui nebulose, ammassi stellari, stelle, stelle doppie, galassie e se visibili anche i pianeti del Sistema Solare.